Il Comune è un bene

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Il Comune è un bene2020-12-04T16:39:01+01:00

Il Comune è un bene.

Ci sono luoghi, nel nostro Paese, che riescono a proteggere quello spazio di vicinanza e solidarietà da cui tutti proveniamo.

Il paese

Uno di questi è il paese: i piccoli Comuni di cui l’Italia è cosparsa dove è possibile trovare ancora oggi la dimensione della comunità, quel luogo in cui non è tanto un’dentità a voler essere protetta ma il supportarsi reciprocamente, che diventa l’essenza stessa dell’identità.
È sempre più raro trovarne; voglio dire che molti, tantissimi paesi si sono svuotati o si vanno svuotando e tanti altri vivono la perdita del senso di comunità, sono fatti da gente che di giorno vive altrove. In sostanza, non c’è più.

Eppure qualcuno resiste.

 

Scarlinopolis

A Scarlino per esempio, nel cuore della Maremma, la comunità r-esiste. La voglia di consolidare la comunità è stata tale – lo hanno dimostrato i cittadini così come le amministrazioni degli ultimi due anni – da accogliere Scarlinopolis, il progetto di Luca Salemmi che mette diversi linguaggi artistici a servizio della comunità. L’obiettivo è consolidarle, andando alla riscoperta delle loro radici e del senso. L’arte sa fare il suo mestiere.
Immagina: il macellaio, il pizzaiolo, un bimbo di otto anni, la maestra di scuola elementare, quello della merceria: tutti raccolti intorno a un tavolo a scrivere storie?
E l’intero paese che poi scrive e recita una piece teatrale?
Vi giuro che l’hanno fatto, e quest’anno si rifà (proprio ora, mentre io sto scrivendo), con tutte le limitazioni che la crisi sanitaria ci chiede.

Sabato 28 novembre sarà il mio turno.

 

La scrittura creativa per la comunità

La scrittura creativa torna in campo come strumento per scrivere quei luoghi come non sono stati mai scritti prima. Lavoreremo sullo stereotipo linguistico, sull’individuare quelle parole che usiamo talvolta anche nel raccontare un luogo ma che niente hanno a che vedere col guardare quel luogo veramente. Una ricerca che costringerà, attraverso le parole, un osservare autentico e minuzioso e nuovo. Una ricerca che riporterà al senso di essere lì, tra quelle strade e i palazzi, negli angoli dei vicoli. Ciascuno vorrà ricreare il paese, con le sue parole e insieme a quelle degli altri, portarlo ancora in scena e raccoltarlo alla comunità e a ancora se stessi; raccontarlo anche a quei palazzi e a quelle strade che sono vive quanto chi le abita.

Solo chi ha davvero a cuore la cittadinanza comprende e si fa promotore di un progetto del genere. E lo racconto qui non soltanto perché in questi giorni stiamo realizzando Scarlinopolis II, ma perché vorrei che questo progetto arrivasse a tanti paesi d’Italia, in tutte quelle comunità – che sono famiglie, condomìni, quartieri ai margini delle città – che vogliano consolidarsi nel loro scopo di reciproco supporto e condivisione di bene.

 

Il bene è Comune.

La comunità è importante per l’economia, per la politica, per la salute. Saper stare insieme e ritrovarlo nei piccoli gruppi che si scambiano valore, nasce nella relazione, si rinnova nell’individuo, si amplifica nella comunità,  la più grande occasione di tornare a chi l’ha generato.

Ci sono luoghi che sono comuni, e poi ci sono Comuni che sono i veri luoghi dell’esistere e del diventare.