Percorsi2019-06-11T15:04:46+02:00

Sugnu sempri alla finestra e viru a ranni civiltà ca ha statu, Unni Turchi, Ebrei e Cristiani si stringeunu la manu Tannu si pinsava ca

Tempi di biddizza e di puisia, d’amuri e di saggezza.

[Carmen Consoli, ‘a finestra]

Aziende

I percorsi per le aziende prevedono come prime fasi del processo l’analisi del contesto e la trasformazione di difficoltà e bisogni in obiettivi di sviluppo. All’interno di queste fasi vengono individuate quelle figure aziendali che, in una fase iniziale, più di altre possono dare una spinta nell’avviare il processo di trasformazione di cui l’azienda necessita. I percorsi aziendali passano attraverso sessioni individuali e sessioni in gruppi e squadre di lavoro.

I valori individuali e quelli aziendali, si rincontrano, rinforzano e avvantaggiano reciprocamente.

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Figure apicali

Si definiscono soli al vertice: ammistratori delegati, imprenditori, presidenti, figure apicali di contesti diversi spesso si trovano a gestire situazioni complesse e a prendere decisioni sentendo tutto il peso della responsabilità su di sé. Quando si guida, le competenze tecniche e speficifiche acquisiscono una importanza relativa rispetto a quelle relazionali – si diventa manager proprio perché si è estremamente bravi a fare quello che si fa; così diventa sensato guidare gli altri nello sviluppo di competenze e performance.  Centrale diventa la  consapevolezza che

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Professionisti

Qual è il bisogno più urgente per un professionista oggi? Credo che molti (bisogni) si nascondano dietro la mancanza di tempo. È diventato il bene più prezioso, dicono in tanti.

I corsi di formazione sulla gestione efficace del tempo – time management in aziendalese – ricordano gli anni novanta e io all’epoca non avevo neanche finito le scuole superiori. Non sono serviti un granché? Oppure i cambiamenti a cui siamo sottoposti sono così mastodontici che ne servono di nuovi e innovativi?

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Coaching per lo Sport

Il corpo conosce la verità. Dare attenzioni ai segnali del corpo non è banale; spesso è facilitato attraverso pratiche come la meditazione, lo yoga; più sovente occorrono percorsi terapeutici, che non sempre sono risolutivi nella ricerca di un benessere duraturo.

Lo sport ha una marcia in più: ci si misura con un obiettivo – un tempo, una distanza, un campionato, una performance – e con la concretezza delle azioni. Ci si misura con la competizione. Per gli adolescenti, lo sport ha un enorme potenziale educativo e si sostituisce a tutta quella gamma di attività e rischi del mondo adolescenziale che, al contrario, risultano deleterie per la formazione di una identità personale forte e aperta.

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