“Presto che è tardi!” (Bianconiglio)
[L. Carroll, Alice nel paese delle meraviglie]
Qual è il bisogno più urgente per un professionista oggi? Credo che molti (bisogni) si nascondano dietro la mancanza di tempo. È diventato il bene più prezioso, dicono in tanti.
I corsi di formazione sulla gestione efficace del tempo – time management in aziendalese – ricordano gli anni novanta e io all’epoca non avevo neanche finito le scuole superiori. Non sono serviti un granché? Oppure i cambiamenti a cui siamo sottoposti sono così mastodontici che ne servono di nuovi e innovativi?
Il tempo è da sempre il bene più prezioso di cui disponiamo. Ma cos’è? E cosa nasconde?
Il valore del tempo è legato al modo in cui lo si percepisce e lo si vive. L’attenzione allo sviluppo del professionista passa spesso attraverso questo domandarsi. Può essere necessario imparare a usare strumenti nuovi di time management, o a trovare modi creativi per usare i vecchi, per lavorare ai propri obiettivi cambiando il modo in cui i piani d’azione vengono delineati nelle agende e attraverso le scadenze. Per valorizzare e fare spazio al tempo, si parte da un primo fondamentale processo: l’amplimento della consapevolezza.
Commercialisti, avvocati, picoli imprenditori: un percoso di sviluppo professionale può essere innanzitutto utile a riconoscere e impiegare un primo essenziale paradosso e cioè che per avere più tempo occorre impiegarne una parte per osservarlo. Il coaching ha anche questo scopo. Il momento giusto arriva quando alla domanda “Hai tempo per farlo?” La risposta sarà “No, ma…” Quel ma è notoriamente un principio di si.
Attraverso sessioni individuali si costruisce un piano d’azione orientato a obiettivi specifici autodeterminati dal cliente. Le aree di consapevolezza e capacità di principale focus possono essere:
- gestione efficace della relazione con i clienti
- gestione efficace di empatia e intelligenza emotiva
- creatività e pensiero innovativo
- identità professionale e forza commerciale
- (perché no:) una migliore gestione del tempo.
Il lavoro può essere proficuamente svolto prevedendo percorsi con piccoli gruppi in cui professionisti e professioniste possono utilizzare spazi di confronto e collaborazione. Il lavoro in piccoli gruppi consente momenti di pratica condivisa che accelerano lo sviluppo di capacità creative e di innovazione.