#iononlavorogratis

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#iononlavorogratis2019-05-25T09:25:03+02:00

#iononlavorogratis

Questo è un progetto che esiste anche grazie a te.
Scrivi (commenta) in fondo alla pagina quello che senti di voler condividere. 

Perché tu non lavori gratis?

Per quale ragione vorresti essere pagato per il tuo lavoro?

Se lavori gratis, perché lo fai?

Come lo fai?

Cosa racconterai?

Questo è un progetto che si realizza insieme a te.

L’opera qui raffigurata è di Sergio Bosco.

#io non lavoro gratis, GRATIS non è una parola che appartiene al lessico del vocabolario LAVORO.

E tu?

Lavorare gratis, qui, vuol dire lavorare per qualcuno che sceglie di non pagarci. Lavorare per qualcuno che non ci ha chiesto se possa farlo, che non ci da la libertà, che non ci mette in condizione di lavorare al massimo delle nostre forze, fisiche e mentali; qualcuno che sceglie come usare il tuo lavoro senza rispettare te. In ultima istanza, qualcuno che fa leva sulla tua difficoltà ad essere pagato. Ecco quindi di cosa vogliamo parlare: della tua difficoltà a essere pagato. Raccontami la tua esperienza, voglio poter essere un mezzo per farla arrivare a chi si sta ancora domandando perché. Lo farò in forma anonima; questo vuole essere uno spazio di condivisione.

Si può scegliere di lavorare per qualcuno senza farsi pagare? Certo. Non è necessario che tu sia ricco; piuttosto, consapevole. Consapevole del fatto che non essere pagati non è una tua debolezza: può essere una tua forza. Può voler dire fare una serie di rinunce, e tu le hai scelte, fino in fondo.

Farsi pagare è un tema delicato oggi. Equivoci e pensieri sabotanti prendono facilmente il sopravvento. Pensiamo alla bellezza del dono a chi non può, non ha; teniamo chiaro in mente che per quanto straordiario sia il baratto, nella società in cui viviamo non può sostituirsi all’utilizzo del mezzo denaro. (Se qualcuno volesse donarmi in cambio un trattore di grande valore, sarei in seria difficoltà, sapete? Lo stesso varrebbe per un diamante.)

Lo scambio esiste, sempre: istituisce un legame tra chi dà e chi riceve, non importa che ci sia il denaro di mezzo, che va ben al di là del prodotto e del servizio; è così che il denaro diventa mezzo di trascendenza.

~

#iononlavorogratis

i vostri contributi

Io non lavoro gratis, perché voglio scegliere quando donare il mio lavoro;

io non lavoro gratis, perché il dentista lo devo pagare;

io non lavoro gratis perché i mei figli hanno bisogno di mangiare, giocare, avere un tetto sotto il quale dormire;

io non lavoro gratis e lavoro con grande impegno e dedizione, così sento di restituire dignità al denaro come mezzo;

io non lavoro gratis perché devo pagare il treno e ogni tanto andare un po’ più lontano;

io non lavoro gratis perché ho bisogno di comprarmi le scarpe, e devono essere comode per camminare, e correre;

io non lavoro gratis perché voglio avere un po’ di tempo per pensare e per sentire;

io non lavoro gratis perché ogni tanto voglio vedere il mare;

io non lavoro gratis perché così posso pagare la connessione a internet e la manutenzione di questo pc;

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