Cosa significa pregare

Chiedere con umiltà e insistenza

Etimologicamente pregare vuol dire chiedere con umiltà e insistenza. Quanta forza in questa definizione. La parola pregare richiama anche alla posizione che si assume nell’atto del pregare, stando ritti, resistendo fino a che non si trova ciò che si sta cercando.

Cosa si cerca davvero?

A chi si chiede, e cosa si chiede?

kid praying

Ti prego, ti prego!

Hai presente quando un bimbo chiede al genitore qualcosa con insistenza? I bambini sanno già tutto, compreso il senso del pregare. Anche nella meditazione spesso si trovano più a loro agio rispetto agli adulti. Un altro esempio è l’amante che prega la sua amata: la prega di ascoltarlo, di credere alle sue parole, di crede al suo amore.

Pregare è anche ciò che un individuo fa quando si rivolge al suo Dio, a un’entità trascendente capace di un bene assoluto. Per alcune religioni quel Dio è parte del soggetto stesso che prega.

Non importa allora a chi si chiede, ciascuno chiede a chi crede che possa dargli ciò che cerca; in quella insistenza stiamo chiedendo innanzitutto a noi stessi, vogliamo profondamente qualcosa.

Raccogliersi, crearsi uno spazio intimo, solitario o condiviso, in cui i pensieri, i sentimenti e le emozioni sono rivolti a una persona, a un popolo, a un desiderio di bene e di amore, con lo scopo di orientare le proprie azioni con più forza e saggezza: pregare è uno dei modi per esprimere la Spiritualità.

Ecco quindi, che non ha necessariamente a che vedere con la religione; o meglio: può avere a che fare con qualunque religione o con nessuna.

Spiritualità(1): avere convinzioni profonde che trascendono la propria esistenza, convinzioni per qualcosa di nobile e gentile che infonde equilibrio e determinazione.

La preghiera ha a che fare con la Spiritualità, che è anche una delle 24 potenzialtà della Psicologia Positiva – uno degli strumenti cardine del Coaching Umanistico. Vuol dire che è anche una risorsa dell’essere che potenzia il fare di chi la pratica. Può essere allenata  e misurata e impiegata nel quotidiano. Prima: bisogna scoprirla.

La spiritualità, quando espressa attraverso azioni concrete in una relazione con l’altro o con se stessi, è fonte di felicità per chi la possiede.

Questo contenuto è chiaro all’essere umano da quando esiste.

 

Perché la preghiera è talvolta rifiutata o screditata?

church interior

Essere nati ed essere stati educati in una cultura fortemente religiosa può determinarne il suo rifiuto. Molti di noi, chi ha vissuto i precetti della religione cattolica, ad esempio, senza averli sentiti e profondamente incontrati, possono oggi detestare anche solo l’idea di preghiera.

Io me lo ricordo, da ragazza, di aver visto adulti predicare bene e razzolare male. La giovinezza ha questo dalla sua: un ideale di coerenza che vorrebbe ritrovare nell’adulto. Del resto essere adulti vuol dire fare ciò che si dice, restringere la forbice tra dire e fare – la più bella definizione mai sentita. E così quel pregare, da giovani, ci sembrava una incoerenza, un imbroglio. Poi si reincontra, la preghiera, ciascuno a modo suo, soprattutto se la spiritualità è una potenzialità caratterizzante dell’essere.

Sì perché la spiritualità non è una potenzialità per tutti. Avere convinizioni profonde e trascendenti può essere per alcuni non così rilevante come altri aspetti dell’essere.

Comprenderla però è importante per tutti perché consente di afferrare ciò che rende felice chi di fronte a noi la possiede, di rispettarlo, innanzitutto. Ci consente poi di comprendere il suo potere autentico di trasformare le vite, anche la propria, se si è “poco spirituali”.

I punti di forza del carattere cambiano le sorti degli obiettivi e del fare. Danno un senso.

 

Apertura mentale verso la preghiera e la spiritualità

universeLa preghiera è per molti consapevolezza, quiete dell’animo, è il tentare di mettere da parte se stessi per un significato altro da sé, orientare azioni e quotidiano in una direzione più significativa e profonda. Potersi sentire parte di qualcosa di grande, avere fede in un amare universale che esiste. Per altri recitare una preghiera, ripetere le stesse parole, un mantra che prescinda dalla religione a cui appartiene ma fatto di parole buone, fa bene alla mente, alla salute. Anche la scienza conosce oggi il potere trasformativo delle parole.

Una buona dose di apertura mentale ci consente di imparare per esempio da coloro che siedono a un banco di una chiesa e pregano, perché chi tra essi è autenticamente alla ricerca sarà capace di raggiungere una quiete autentica che è contagiosa, straordinaria, nello scopo di trovarsi e trovare un legame con il resto del mondo.

 

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Lunedì 6 aprile 2020, Pregare per il mondo, di Luca Carboni

Per tutti gli adulti
che hanno smesso di sognare
per quelli che hanno un dispiacere

per tutti i dolori
contro la schiavitù

Pregare per tutti i bimbi che stan nascendo
che qualcuno gli vada incontro…

 

Martedì 7 aprile, Smisurata Preghiera, di Fabrizio De Andrè

 

Mercoledì 8 aprile 2020, Preghiera, Giorgio Gaber

 

Giovedì 9 aprile, Ovunque Proteggi, Vinicio Capossela

 

Venerdì 10 aprile, L’isola di Utopia, Appino

 

Sabato 11 aprile, Il cielo è di tutti, Bobo Rondelli (testo di Gianni Rodari)

 

Domenica 12 aprile 2020, Com’è profondo il mare, Lucio Dalla

 

 

(1) Peterson, C., & Seligman, M. E. P. (2004). Character strengths and virtues: A handbook and classification. New York: Oxford University Press and Washington, DC: American Psychological Association.

2020-04-09T11:38:37+02:00